Le bisce, pur essendo inoffensive e utili nell’ecosistema per il controllo dei roditori, possono talvolta diventare ospiti indesiderati nei nostri giardini o campi coltivati. Che sia per proteggere le vostre coltivazioni o semplicemente per evitare incontri ravvicinati con questi rettili, una trappola fai da te può essere la soluzione ideale.
Prima di tuffarci nell’arte della creazione di trappole, è importante sottolineare l’importanza del rispetto per questi affascinanti animali. La nostra intenzione non è di nuocere, ma di catturare e rilasciare le bisce in un ambiente adatto, lontano dalle nostre abitazioni. Pertanto, la trappola che vi insegneremo a costruire sarà progettata per catturare l’animale senza arrecargli alcun danno.
La guida sarà strutturata in modo da guidarvi passo dopo passo: dalla raccolta dei materiali necessari, alla progettazione e costruzione della trappola, fino alle istruzioni per posizionarla efficacemente e per liberare la biscia catturata. Abbiamo incluso anche suggerimenti di esperti sulla prevenzione, per chi preferisce adottare un approccio meno diretto, ma ugualmente efficace.
Che siate dilettanti o maniaci del fai da te, questa guida vi trasformerà in esperti intrappolatori di bisce, potenziando così il vostro arsenale verde per un habitat sicuro ed equilibrato. Indossate i guanti, raccogliete gli attrezzi e preparatevi a imparare come costruire una trappola per bisce che sia amichevole sia per voi sia per questi striscianti amici del nostro ecosistema!
Come realizzare trappola per bisce fai da te
Per realizzare una trappola per bisce fai da te è importante innanzitutto considerare il rispetto per l’animale e l’obiettivo di catturarlo senza arrecargli danno. Questo approccio si basa sull’ideazione di un metodo di cattura non letale e possibilmente passivo, che non richieda la costante attenzione dell’utente.
Il concetto più efficace ed etico è quello di una trappola a fosso, spesso utilizzato anche in ambito di ricerca scientifica per studiare gli anfibi e i rettili. Questa metodologia prevede la creazione di una barriera che guidi l’animale verso un contenitore da cui non possa uscire facilmente.
Cominciamo con la scelta del luogo. Bisogna identificare un’area dove le bisce sono solite transitare o dove sono stati osservati segni della loro presenza, come le mute di pelle o tracce sul terreno. La trappola andrebbe posizionata in prossimità di tali luoghi, ad esempio lungo i bordi di una zona boschiva o vicino a una fonte d’acqua.
Successivamente, si deve scavare una buca nel terreno, abbastanza profonda da prevenire la fuga dell’animale. Idealmente, la profondità dovrebbe essere di almeno 50-70 centimetri, con pareti il più possibile verticali. È importante assicurarsi che le pareti interne siano lisce, per evitare che la biscia possa arrampicarsi e fuggire, e che il fondo sia piatto per evitare che si faccia male cadendo. Si può foderare il fondo con uno strato di terra morbida o erba.
Per incrementare l’efficacia della trappola, è possibile creare una barriera guida attorno alla buca utilizzando materiali come legno, metallo o plastica. Questa può avere la forma di una “V” con l’apice che conduce direttamente alla buca o essere una barriera circolare che si stringe verso la trappola. L’altezza della barriera dovrebbe essere sufficiente a impedire alla biscia di scavalcarla, diciamo sui 30-40 centimetri.
Una volta che la biscia segue la barriera guida e cade nel fosso, sarà importante controllare la trappola con regolarità, idealmente due volte al giorno, per assicurarsi che gli animali intrappolati non soffrano di stress eccessivo o non rimanino senza cibo e acqua per periodi prolungati. Per questo, è bene posizionare un recipiente con acqua per mantenere idratato l’animale e offrire un rifugio all’interno della buca, come un pezzo di legno o cartone, sotto il quale la biscia possa nascondersi e sentirsi al sicuro.
È fondamentale rilasciare la biscia in un ambiente sicuro dopo la cattura, possibilmente vicino al punto di cattura ma lontano dalle aree abitate, per prevenire il rischio di possibili conflitti con gli umani.
È bene ricordare che in molti paesi vi sono leggi che proteggono la fauna selvatica, quindi prima di posizionare qualsiasi trappola è necessario informarsi sulle normative locali e, se necessario, ottenere i permessi appropriati. Inoltre, la creazione e l’uso di trappole per animali dovrebbe essere sempre condotta con etica e rispetto per le creature che stiamo catturando.
Conclusioni
Dopo aver esplorato insieme i vari modelli di trappole per bisce fai-da-te, esaminando il materiale necessario, le tecniche costruttive, e soprattutto l’importanza di operare con sicurezza e nel rispetto della fauna selvatica, è giunto il momento di chiudere questa guida con un tocco più personale.
Vi racconto un aneddoto che risale a qualche anno fa, il quale ha segnato profondamente il mio approccio alla realizzazione di trappole per bisce e alla mia percezione degli equilibri della natura. Al tempo, il mio giardino divenne inaspettatamente il terreno di caccia di una bisce che sembrava essersi presa un po’ troppo alla lettera il concetto di “essere come a casa propria”. Ogni giorno, la ritrovavo a prendere il sole sulla mia aiuola di rose come se fosse su una spiaggia privata. Inizialmente, mi preoccupai per la sicurezza dei miei due gatti curiosi e della piccola colonia di uccellini che avevo amorevolmente attirato installando diverse casette e mangiatoie.
Decisi quindi di mettere in pratica quanto sapevo sulla cattura di bisce senza arrecar loro danno, costruendo una trappola semplice e umana. Con la massima attenzione, posizionai la trappola in un punto che sapevo essere frequentato dal nostro rettile incallito. Tuttavia, nonostante seguisse alla lettera i consigli pratici che anche in questa guida abbiamo condiviso, la bisce sembrava beffarsi amabilmente dei miei sforzi, evitando oltretutto accuratamente quella che per lei doveva sembrare una trappola troppo evidente.
Giorno dopo giorno, invece di innervosirmi per gli insuccessi, iniziai ad ammirare l’astuzia e la bellezza di questo animale. Mi resi conto che la mia presenza non turbava la bisce; al contrario, sembrava esserci un silente accordo di reciproco rispetto. Alla fine, scelsi di riadattare il mio giardino per renderlo meno attraente alla nostra scaltro ospite, piuttosto che insistere nella cattura. Il risultato? Con qualche aggiustamento simpatico all’habitat, la bisce decise da sola di spostare i suoi quartieri estivi in un altro angolo meno disturbato del giardino.
Grazie a quell’esperienza, ho imparato che, talvolta, la sfida non sta tanto nel costruire la perfetta trappola, quanto nel comprendere e rispettare l’equilibrio naturale che ci circonda. La bisce e io ci siamo divisi equamente il terreno, forse non come avrei originariamente pianificato, ma sicuramente in un modo che ha lasciato entrambi liberi di godere il nostro spazio all’aria aperta.
Spero che questa guida vi abbia fornito non solo le basi tecniche per creare le vostre trappole, ma anche il punto di vista per approcciare con rispetto e saggezza la convivenza con questi sorprendenti abitanti della natura. Ricordate, la conoscenza e il rispetto sono gli strumenti migliori che possiamo possedere quando impariamo a vivere a fianco delle altre creature del nostro pianeta.