La prima cosa da fare è scegliere la posizione. Il lampone è una pianta rustica e resistente, quindi non ha grosse pretese: l’unica esigenza fondamentale che ha è essere piantato in una posizione riparata dal vento. Per il resto, si adatta ad ogni genere di terreno (purché non presenti ristagni), anche se le sue preferenze (e i suoi massimi risultati) vanno a terreni sciolti, freschi e ricchi. Potrebbe essere una buona idea quindi scegliere un terreno che sia stato preparato con l’aggiunta di letame maturo o torba.
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Mettere a dimora i lamponi
Per piantare i lamponi bisogna tenere a mente che il nostro cespuglietto diventerà grande e fitto, e che le sue radici germoglieranno, facendo spuntare dal terreno nuovi tralci anche a una certa distanza dalla pianta. Bisogna quindi tenere una buona distanza (intorno ai 60 centimetri) tra una pianta e l’altra: ce ne sarà bisogno.
Il lampone va piantato a una profondità non eccessiva, in modo che la parte superiore delle radici sia a non più di 5 centimetri, altrimenti i nuovi getti faranno fatica a spuntare. Facciamo anche attenzione a non lasciare sacche d’aria che potrebbero isolare le radici dal terreno e farle seccare.
Coltivare i lamponi
Uno degli aspetti fondamentali della coltivazione dei lamponi è l’irrigazione: soprattutto in aprile, durante la fioritura, e durante la maturazione dei frutti, è fondamentale che l’apporto d’acqua sia regolare.
Altre accortezze sono
fissare dei tutori per sostenere i rami, a mano a mano che acquistano peso;
somministrare del concime granulare in primavera;
sempre in primavera, curare la potatura del lampone, in modo da lasciar circolare l’aria tra i rami e scongiurare il rischio di malattie fungine.
Raccogliere i lamponi
La raccolta dei lamponi si fa in primavera o in estate a seconda delle varietà; le rifiorenti fruttificano anche in autunno. Raccogliamo i lamponi al momento giusto: quando si staccano facilmente con le dita, ma prima che diventino troppo molli.
Come conservare i lamponi dopo la raccolta
I lamponi sono frutti delicati e deperibili, che richiedono alcune accortezze per poter essere conservati al meglio dopo la raccolta. Ecco alcuni consigli utili per conservare i lamponi:
Conservare i lamponi al fresco: i lamponi vanno conservati a una temperatura compresa tra i 0 e i 5 gradi Celsius. Si consiglia di riporli in frigorifero, preferibilmente in una scatola di plastica o di cartone, senza sovrapporre gli strati di frutti.
Lavare i lamponi prima del consumo: i lamponi vanno lavati solo al momento del consumo, evitando di farli ammollo in acqua o di strofinarli troppo energicamente per non rovinare la delicatezza della loro polpa.
Congelare i lamponi: se si vuole conservare i lamponi per un periodo più lungo, si possono congelare. I lamponi vanno lavati, asciugati con un panno e disposti su una teglia foderata con carta da forno. Dopo qualche ora, quando i frutti saranno ben solidi, si possono riporre in sacchetti per alimenti e conservare in freezer.
Conservare i lamponi in sciroppo di zucchero: per conservare i lamponi per un breve periodo, si può preparare uno sciroppo di zucchero e immergerli al suo interno. Si può preparare uno sciroppo con lo stesso peso di zucchero e acqua, scaldandolo finché lo zucchero si scioglie completamente. Una volta raffreddato, si può immergere i lamponi nello sciroppo e conservarli in frigorifero.
Utilizzare i lamponi in tempi brevi: i lamponi sono frutti molto delicati e deperibili, per questo motivo si consiglia di utilizzarli in tempi brevi, preferibilmente entro un paio di giorni dalla raccolta. In questo modo si evita che si rovinino o perdano le loro proprietà organolettiche.
Seguendo questi consigli, è possibile conservare i lamponi al meglio e gustarli in ogni momento della giornata.